iniziamo questo percorso alla scoperta dell’Italia meno impattata dai turisti con un percorso insolito, tutto in verde. Sapevate che nel Lazio c’è il maggior numero di giardini all’italiana della nostra nazione?
A parte questi specifici esempi di landscaping, ci sono molti altri “gioielli viventi”, a volte con una storia secolare, che pur essendo frequentati in maniera costante si prestano comunque a una fruizione quasi intima. Scenari incantevoli per le vostre foto, e la possibilità di ricaricare le proprie batterie interiori in ambienti sorprendenti.
Le nostre scelte nella provincia di Viterbo
Farnese, Orsini, Monaldeschi… Sono solo alcune delle famiglie nobili che hanno a lungo dominato i territori dell’attuale provincia di Viterbo. Le loro dimore erano arricchite, come era l’uso del Sedicesimo secolo, quando la maggior parte di esse è stata costruita, da stupendi giardini con grottesche, giochi d’acqua ed ettari di verde dove nessun dettaglio è trascurato. Questi spazi incantevoli sono tutti aperti al pubblico (consigliamo sempre di prenotare con largo anticipo perché non tutti sono aperti con continuità).
Non si possono non visitare gli spazi esterni di Villa Lante, del Castello Ruspoli di Vignanello o di Palazzo Farnese di Caprarola. Da non perdere è poi il “Bosco sacro” di Bomarzo, un unicum perché nel suo percorso sfrutta sculture a forma di mostro per confondere e divertire il visitatore. Nessun altro parco italiano mescola fantastico e storico in questo modo.
Rinascimentali o moderni? A voi la scelta
Risalgono circa allo stesso periodo dei luoghi sopra citati anche gli spettacolari giardini di Villa d’Este, a Tivoli. Una parte della struttura è stata costruita saccheggiando a piene mani gli arredi e le costruzioni della vicina Villa Adriana – due patrimoni Unesco nello stesso paese! Nello stesso comune a est di Roma, da non trascurare sono anche i giardini di Villa Gregoriana, spesso ignorati dai visitatori ma che comprendono delle cascate sul fiume Aniene.
Nonostante le apparenze, sono invece una creazione di epoca moderna gli spazi verdi di San Liberato, a Bracciano, o ancora quelli di Ninfa, anche se questi ultimi sono inseriti nel contesto di un antico borgo devastato dai giochi di potere delle potenti famiglie romane.
Tornando verso la Capitale, le Ville Pontificie di Castel Gandolfo sono una tappa obbligata, specialmente per l’affaccio spettacolare sul lago di Albano.
Per tutte le località segnalate consigliamo di sfruttare l’auto privata: per loro natura, i giardini si trovano fuori dai centri abitati e sono difficili da raggiungere col mezzo pubblico.